Margherita Barezzi

(Busseto, 4 maggio 1814 – Milano, 18 giugno 1840)

Ritratto di Margherita BarezziRitratto di Margherita Barezzi

Figlia primogenita di Antonio Barezzi e come il padre dilettante di musica, studiò canto e pianoforte con Verdi a partire dal 1831, l’anno in cui il giovane maestro si stabilì in casa Barezzi, e ne divenne poco dopo la fidanzata. Suo padre tentò di iscriverla al Conservatorio di Milano.
Il matrimonio con Verdi ventitreenne fu celebrato il 4 maggio 1836 nell’oratorio della Santissima Trinità di Busseto, all’altare della Madonna del Carmine, a pochi passi dalla casa della sposa, presenti al gran completo i membri della locale Orchestra Filarmonica. Dopo il pranzo nuziale a palazzo Barezzi, gli sposi partirono per un breve viaggio a Milano e al loro ritorno si stabilirono in un appartamento di palazzo Tedaldi, uno dei più signorili della Busseto del tempo.
Dalla loro unione nacquero due figli, morti entrambi in tenera età: Virginia (Busseto, 26 marzo 1837-Ivi, 12 agosto 1838) e Icilio Romano (Busseto, 11 luglio 1838-Milano, 22 ottobre 1839).
Quando nel febbraio 1839 Verdi lasciò l’incarico di maestro di musica a Busseto, Margherita seguì il marito a Milano e ne condivise gli sforzi e le prime difficoltà per affermarsi nel mondo del teatro.
Fu presente alla Scala al debutto verdiano con Oberto conte di San Bonifacio (novembre 1839). Morì l’anno dopo, il 18 giugno, a soli 26 anni, mentre Verdi componeva Un giorno di regno, la sua sfortunata seconda opera; fu sepolta nel cimitero milanese del Fopponino di Porta Vercellina, oggi non più esistente. Presso quel luogo nel 1990 è stata apposta una lapide in suo ricordo, come è presente un’altra lapide nella Casa di riposo per musicisti presso la tomba del Maestro e di Giuseppina Strepponi.

Proprietà dell'articolo
creato:venerdì 31 luglio 2009
modificato:martedì 4 aprile 2023