Chiesa di S. Maria degli Angeli

A sud-ovest del nucleo storico, fuori delle antiche mura, sorgono l’austera chiesa gotica e l’annesso convento francescano di S. Maria degli Angeli edificati tra il 1470 e il 1474 da Gianludovico e Pallavicino Pallavicino, figli di Orlando il Magnifico. All'esterno si notino il bel portale con fregio in cotto, il sobrio rosone e le absidi poligonali. L’interno, spoglio ed essenziale, è diviso in tre navate da massicci pilastri poliscili che sostengono le volte a crociera. A fianco della navata sinistra, in una nicchia rivestita di formazioni rocciose, è custodito il Compianto sul Cristo morto di Guido Mazzoni (1476-77), capolavoro della scultura emiliana del Quattrocento, composto di otto figure a grandezza naturale in terracotta policroma, rese con straordinaria introspezione psicologica e intensità emotiva. Le sembianze di Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea riprodurrebbero, secondo la tradizione, la fisionomia dei committenti Gianludovico e Pallavicino Pallavicino. Giuseppe Verdi frequentava questa chiesa fin da fanciullo e il 6 gennaio 1836, nel clima acceso delle polemiche per il concorso a maestro di cappella della Collegiata, vi tenne un seguitissimo concerto d’organo. E’ quindi lecito pensare che abbia interiorizzato, per farli poi riaffiorare nella produzione musicale della sua maturità, il dolore silenzioso e la teatralità contenuta che il gruppo statuario esprime. . Nella navata sinistra si segnala il monumento funebre a padre Ireneo Affò (1741-1797), bussetano, grande erudito, bibliotecario e storico della città di Parma. Nella navata destra meritano una menzione l’affresco staccato con il Cristo caduto sotto la croce di Nicolò dell’Abate (1543-44 circa) e la tela di Antonio Campi con Madonna e Santi francescani (1580 circa). Il chiostro, coevo alla chiesa, ha subito vari rimaneggiamenti.
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creato:lunedì 14 settembre 2009
modificato:lunedì 14 settembre 2009